La scuola italiana, questa disgraziata

Becca e bastonata, si potrebbe dire. La scuola italiana, al di là di singole realtà che ancora si reggono in piedi – in buona parte grazie a un cospicuo autofinanziamento – sta collassando. Quella che era considerata tra le migliori scuole a livello europeo (forse la migliore, ancora fino a 20 anni fa) è sprofondata in un abisso di cui, ancora e sfortunatamente, non si vede il fondo. Perché è vero che non c’è limite al peggio!

La scuola italiana ha fatto le spese di una serie di circostanze: prima fra tutti la situazione politica e una serie di governi che non ha privilegiato (forse perché i ragazzi dai 6 ai 18 anni non votano, quindi non sono interessanti!) la scuola e l’istruzione. Queste dovevano essere considerate il mattone fondamentale per la formazione e la crescita di una generazione che sia non solo culturalmente alla pari con l’Europa, ma anche politicamente sveglia e attiva.

Evidentemente ai governi degli ultimi 20 anni non interessava far crescere i nostri figli, ma ridurli in uno stato di torpore semiassiderato e autocompiacente, del tutto incapaci di assimilare e comprendere la situazione italiana e anche di capire le sfide che il mondo di domani porrà loro davanti. Continua a leggere

Studiare dove? In Italia – Europa!

Studiare in Italia, per gli stranieri, non è mai stato più facile che in questi 25 ultimi anni. L’apertura totale delle frontiere all’interno della Comunità Europea e una serie di programmi condivisi a livello scolastico (anche se, e purtroppo, quasi solo universitario) permette ora a giovani di tutte le età e di tutti i paesi di passare da tre mesi a un anno di studio in Italia, apprendendo così non solo la materia che studiano ma anche la lingua.

Quale migliore occasione di questa per conoscere i propri “vicini di casa”? E’, per molti, ancora una scelta un po’ estrema: vuol dire infatti stare lontani da casa per un anno circa, adattandosi a nuove posti, nuovi orari, nuovi amici e nuove – spesso stranissime! – usanze. Per quanto riguarda lo “scambio”, ovvero il passare un periodo di tempo variabile all’estero, studiando nello stesso corso di studi universitario, ma in una lingua straniera (borsa di studio Erasmus), si tratta di un’esperienza talmente formativa, a livello culturale e personale, che è diventata davvero un fenomeno di costume. Continua a leggere

Figli e lo studio

Non si tratta solo di un problema economico, anche se questo esiste ed è non importante ma fondamentale. Tutti noi genitori ci siamo accorti di quanto la scuola sia diventata costosa per noi: fra contributi volontari, libri scolastici dalle medie inferiori in su (ma le medie inferiori non sono ancora scuola dell’obbligo? E un tempo, non erano gratuiti, i libri per la scuola dell’obbligo?

Se ci penso, mi sembra di tornare a un’epoca di cui si favoleggia, tipo: “c’era una volta, mill’anni fa, una bellissima e grande città….”), e poi contributo per gite, per acquisto materiale di consumo (carta igienica e carta per fotocopie, ragazzi, ma vi sembra possibile??????)… non si finisce più.

E noi tutti (io per primo, ma penso che la cosa sia generalizzata) che si arriva in fondo al mese pagando a più non posso, e rinunciando ad andare al cinema (a teatro, figurarsi… non se ne parla nemmeno più!) per comprare ai nostri figli quello di cui hanno bisogno, e che secondo me sono necessità primarie: il CIBO, che sia per il corpo o per la mente. Secondo me, importanti allo stesso modo!

Ma comunque, come ho detto, non è solo un problema economico. E’ anche un problema che riguarda la VOGLIA, che hanno i nostri figli, di studiare e di imparare cose nuove. Che non siano solo per un lavoro futuro, ma anche e soprattutto per “conoscere”. La parola l’ho messa tra virgolette perché mi sembra che il significato si sia ormai traslato ad altri campi semantici. Tra i giovani e giovanissimi, ora, si parla di conoscere solo in termini di Facebook e di altri social network più o meno famosi. “lo conosci quel giochino? Io l’ho scaricato… un mio amico me l’ha mandato su fb…”. Oppure, “La conosci te quella tipa? Ho visto tizio che ce l’ha tra gli amici, ora chiedo l’amicizia anche io…” Boh.

Sarà che, per me, conoscere voleva dire altre cose (a parte il significato biblico, naturalmente, che ormai non entra più nelle cinque maggiori accezioni del termine). Conosco l’inglese, conosco la pittura di Caravaggio, conosco i libri di Stephen King, conosco la ricetta della vera pasta all’amatriciana. Conosco i segreti più reconditi del fare il tiramisù! Conoscevo quella ragazzina con le lentiggini che una volta al mare mi ha dato un bacio…

Ma sanno ancora fare qualcosa, ‘sti figli? Si interessano ancora a qualcosa che non siano le app, o gli iphone o i tablet o… UFFA, ragazzi miei! Non so come la pensate voi, io da parte mia la prossima settimana vado al museo e me li porto dietro tutti e due, anche legati come salami se è il caso!

Mondo di padelle in pietra: la resistenza termica

Siamo arrivati ad un argomento che interesserà molto chi mamma cucinare, e soprattutto chi sa cucinare sa che esistono moltissime tipologie di padelle e ma tra le migliori da un punto di. Ista termico è la padella inietta, spesso ollare, cioè una pietra metarmorfica in grado di avere una caratteristica fondamentale, quella di scaldarsi uniformemente. Principalmente creata dal talco di e dalla magnesite, e anche possibile realizzare solo piastre o pentole vere e proprie, le padelle in pietra.

Se ami cucinare il pesce o la carne, sappi che questa padella si presterà benissimo a questo tipo di lavoro e nello steso tempo una volta. Ne si scalda, mantiene la sua temperatura e la distribuisce in maniera uniforme. Ovviamente puoi utilizzarla per cuocere qualsiasi cosa, si tratta di un materiale che reagisce davvero bene al calore.
Non cercare di fare raffreddare la padella in pietra con acqua fredda, ma lasciarla raffreddare secondo i suoi tempi, in questo modo manterrai intatte le sue condizioni per molto tempo.

Questa padella potrà essere un’ottima aiutante della tua cucina, davvero un buon prodotto! Dall’altro canto, se cerchi una soluzione leggera, questa padella potrebbe non fare al caso tuo considerando il suo peso. Trattandosi di pietra, queste padelle vari amici sono davvero molto pesanti e ci impiegano molto tempo a riscaldarsi così come a raffreddarsi. Rispetto ad altre tipologie, le padelle in pietra lavica orandrebbero scaldate pian piano. Anche per i costi siamo sulla fascia medio alta, ma ne vale davvero la pena, che tifa anche risparmiare il costo del detersivo, ma solo ACQUA SALATA.

Cucinare senza grassi!

Questa padella ti permette di non utilizzare il burro o l’olio, se la scaldi in modo corretto puoi cucinare quello che vuoi e la superficie diventa antiaderente. Ne vale davvero la pena, che ti fa anche risparmiare il costo del detersivo, ma solo ACQUA SALATA e un raschietto se necessario. Insomma, io la utilizzo da moltissimo tempo e mi sono sempre trovata egregiamente.

Una soluzione davvero fantastica! La padella in pietra mi permette di cucinare per tutta la mia famiglia in uno dei modi più salutari di tutti, insomma una soluzione davvero unica e con la quali sicuramente non sbagli. Anche il non utilizzo del detersivo mi ha fatto ben pensare di comprarla, anche perché non amo utilizzare i detersivi chimici, e con questa padella basta solo dell’acqua salata, che comodità!

Quanto è comodo il telecomando universale?

Ieri mi trovavo ben tranquillo in casa mia, seduto sul mio divano a fare zapping. Mi stavo guardando uno di quei programmi di cucina che si trovano oramai su tutti i canali della tv a qualsiasi ora del giorno, e quasi non mi ero manco accorta che era venuta la ora di preparare la cena. Insomma, ecco che mi trovo allora a dovermi trasferire in cucina in tutta fretta, in modo da non perdermi nemmeno un secondo di questo programma, e quindi corro corro e corro ancora in cucina, ma… non trovo il mio telecomando della tv della cucina!

Ed ecco che mi trovavo già in situazione di crisi, e mi chiedevo allora come avrei fatto. Beh, è ben semplice, mi sono detta io: corro in sala, prendo il mio telecomando che svolge il ruolo in sé e per sé di telecomando universale, e con quello accendo la tv della mia cucina e mi guardo il mio bel programma della tv sulla cucina. In effetti, in questo modo, mi son potuta vedere il meglio e anche il termine del programma, senza per questo dovermi perdere qualche secondo o non riuscire invece a migliorare la mia esperienza in cucina.

Proprio per questa ragione, io vi dico che a mio parere il telecomando universale è a dir poco fondamentale, e non può non servire in altro modo se non per risolvere ogni problema che sia collegato al fatto di dover trovare questo o quello dei diversi sistemi di accensione della tv e di cambio dei programmi. Insomma, voi infatti io penso che sapete che è ben scomodo dover selezionare il canale tv desiderato senza un aiuto quale è quello appunto del telecomando, meglio e molto meglio ancora se è poi appunto un telecomando universale. Insomma, e voi che cosa ne pensate?

Una soluzione a ogni mio problema con il televisore

Ora che infatti io ho in casa un telecomando universale, vi posso dire che mi trovo in una situazione di ben maggiore relax, dal momento che posso stare in tutto e per tutto tranquilla e a spaparanzarmi a guardare la tv in qualsiasi stanza anche e solo portandomi dietro un unico e un solo telecomando. Insomma, questo telecomando universale mi ha regalato tante ma tante sensazioni di massimo relax e riposo, il che io vi dico è quanto mai e quanto meno utile e opportuno ai miei fini in casa.

Un telefono cordless per la mia camera da letto

Ho deciso giusto qualche giorno fa di comprare un telefono cordless per la mia camera da letto, e sapete perché? Perché mi capita che magari nel pomeriggio, tra un lavoretto da fare in casa e un altro, io mi sdrai bella comoda sul letto e mi metta a leggere qualcosina, che sia magari un bel romanzo o una rivista. Ed ecco che magari, nel bel mezzo della lettura o anche e pure invece quando mi trovo mezza appisolata, inizia a suonare il telefono.

E che cosa mi tocca fare allora, una volta giunti a questo punto? Ecco, è molto semplice, mi trovo a dover alzarmi e correre fino al salotto dove ho il mio telefono, e a dover pure stare lì in piedi ad ascoltare e a rispondere e che due scatole, e che magari poi ci si trova pure a dover ascoltare qualche noiosa e una rottura di scatole come può essere una noiosissima comunicazione commerciale di qualche call center posto in capo al mondo. Ma insomma, mi devono proprio disturbare in continuazione questi qui, mi chiedo allora io? È assurdo, a dir poco assurdo, se me lo consentite, e io penso che molti di voi la pensano come me!

E infatti a questo punto io vi dico che mi conviene e mi è convenuto acquistare un bel telefono cordless in modo da potermi muovere per la casa senza problemi, e anche da poter tornare nel mio bel letto e parlare con chi devo, senza la fatica e la noia senza fine di dover stare in piedi. Insomma, questo ha un bel po’ di continuità da un punto di vista della comodità ma non solo, io vi dico che è anche e pure da una prospettiva invece diversa, che abbia ragione di un riposo e di un relax ulteriore.

Viva il relax, anche e pure durante le telefonate!

Ma ci credete o no voi che in questo modo, e grazie dunque a questo telefono cordless, io mi trovo nel più grande relax che fosse in tutto e per tutto possibile, e che mi regalasse anche e pure una ottima e notevole soluzione di grande e ottimale riuscita, ed è dunque un risultato di pieno valore, se io vi dico e voi vi fidate di me, dunque, e quindi vi consiglio di valutare anche voi questa scelta non da poco in ottica di comodità.

Le ho comprate in set: le mie nuove tende da campeggio

Ieri ho deciso di prenderle perché le ho trovate con una grande e ottima e conveniente promozione in sé e per sé, e allora io ho deciso di non lasciarmele sfuggire. Mi ci son gettato a capofitto e ho deciso di prendermi un bel set per tutta la famiglia di tende da campeggio: insomma, il set si chiamava così, ma io in realtà lo andrò a usare con i miei amici, e infatti di queste tende ho già in progetto di farci un buon uso in una delle prossime estati. Se si va con già le tende, si risparmiano davvero molti soldi, fidatevi di me.

Però vi dovete anche fidare di me quando vi dico che non vi deve bastare un punto di vista unico quando andate a prendere se del caso un set di tende da campeggio, perché infatti in questo caso a voi conviene anche sentire la opinione e il parere di tutte le altre persone che andranno a usare insieme a te questo set di tende, il che è a mio modesto parere uno degli elementi fondamentali per una comprensione attuale e totale della questione. Se vi fidate di me, dovete capirlo e lo vedrete fin da subito.

Comunque sia, da questo punto di vista io vi consiglio anche di assumere una prospettiva di reale ed effettiva utilità, la quale infatti non può in alcun modo prescindere da una valutazione e da una valorizzazione di tutto quanto sta dentro e fuori da quello che circonda la immagine delle tende da campeggio, e che siano per fare giusto qualche esempio già fin da qui e già in sé e per sé, del tipo dei fornelletti da campeggio, o dei sacchi a pelo e di tutto quanto ci somiglia e lo circonda.

La vacanza perfetta, a contatto con la natura

E dunque se questo è uno dei vostri sogni, forse dovete anche voi in prima persona provare a prendervi carico della cosa, e dunque anche e pure ad assumere il meglio che potete e che volete da una esperienza di questo tipo, la quale venga a considerare in fondo il valore del tutto intrinseco ma non solo e non tanto, ma che dunque in seguito vi permetta anche e pure di guadagnare il massimo possibile in fatto di divertimento con i vostri amici, in mezzo alla natura. Provate e fatemi sapere, su!

Avete visto quelle nuove sveglie con le ruote?

Io non so se voi avete mai visto la esistenza di queste nuove cose, e in specie di questo ottimo e mica male modo di svegliarsi, con questa sveglia che quando inizia a suonare inizia anche a muoversi per la stanza sulle proprie ruote, il che determina e significa mica male, io vi dico. Infatti, vi costringe ad alzarvi in piedi per andare in effetti e in specie anche a ottenere il meglio da ogni singola cosa. A mio più modesto parere, se molti di voi decidessero di acquistare una sveglia con ruote, potrebbe anche partire e capire che vale in tutto e per tutto e al massimo.

Dopotutto, in fondo, questo potrebbe forse non bastare a voi per considerare anche ogni singola cosa, il che in ogni modo può dare e determinare rispetto a voi e in vostro favore anche una singola cosa, che ben poco valore ha in realtà rispetto a questo, e io vi dico infatti di stare molto attenti, perché questo potrebbe non bastare, se non vi fidate di me o di questa notizia. Anzi, io vi consiglio di provare a guardarle nei negozi, e magari dopo averle viste ve ne innamorerete irrimediabilmente anche e pure voi. Dunque e pure, poi, state bene attenti e provate a vedere come può funzionare.

Da questo punto di vista, io vi dico e vi consiglio anche e pure di stare bene attenti a non considerare ogni singola cosa, dal che io vi dico e voi lo vedrete anche e pure da soli, che questo non basta, e che invece voi dovreste anche e pure fare una buona attenzione, perché non può mai bastare se non state attenti da questo punto di vista. Dunque, io vi consiglio di stare molto attenti a ogni singola cosa, che dà e determina il massimo di ogni singolo risultato autonomo e in sé e per sé, o meno che sia.

Non si finisce mai di inventare cose nuove, eh?

Anzi, io vi posso anche e pure dire che dovreste stare bene attenti, in quanto ogni singola cosa e ogni singolo valore e significato di tempo e di spazio che sia, io vi consiglio di approfondire le considerazioni che voi potreste avere di una sveglia da usare in questa o in quella camera, per voi o per i vostri figli, e che insomma può essere anche e pure molto utile.

Una centrifuga per migliorare la nostra salute e il nostro gusto

Io vi dico che non è mica poi così facile trovare uno di questi aggeggi mica tanto comuni da trovare in giro e che siano oltre che ben funzionanti anche e pure di ottimi risultati e di grandi e ottimali ricezioni, e ve lo dice una che ne ha dovuti provare un bel po’ prima di trovare quello più adatto a lei. Di queste centrifughe da cucina le quali io appunto io vi dico ne esistono in tante ma tante varietà, che è poi davvero tosto andare a trovare quello più giusto e più adatto per sé. È per questo che io vi voglio qui dire dove si può trovare un bel posto per avere consigli, e che noi ci possiamo condividere pure l’uno con l’altro.

Però ormai come ben voi sapete sulla rete è ben possibile trovare un po’ tutto e anche e poi comprare un po’ tutto, pure con prezzi a dir poco ottimi. E ci sono dei siti che si occupano di fare una costruzione anche di ogni singola ricetta con o senza la frutta e che permettono di trovare tutti i prodotti più belli e più comodi e più funzionali e anche poi e pure di tutto quello che volete voi, senza che ci si dovesse pure e anche andare a considerare il meglio di ogni cosa e senza dover dunque anche e pure andare a spendere energie in via inutile. Voi andate, poi leggete, poi decidete e vedete insieme cosa e come fare, e poi infine comprate.

E tutto questo magari e anche con il grande e pure buona conseguenza di ottenere una reale marcia in avanti nella salute o anche e in ottica di palestra i quali vi fanno risparmiare molto spesso anche diversi euro. E la maggior parte di questi bei siti poi vi dicono anche se potete avere una bella realizzazione di voi in ogni singola cosa che così vi fanno risparmiare ancora qualche euro in più.

A colazione, a merenda, a pranzo e a cena!

Così in questo modo e a maggior ragione si possono anche cercare di ottenere tanti ma tanti problemi e dubbi su questi affari e su come si usa e si porta una centrifuga da cucina, che ad alcune io penso può anche non sembrare una cosa poi tanto di facile e immediata comprensione di uso e allora tanto vale informarsi per vedere se è una cosa che ci garba prima di andare e comprare fin da subito un prodotto nuovo e che non conosciamo bene e di spenderci così dietro dei soldi.

Come trovare un buon forno a microonde?

Non è mica poi così facile trovare uno di questi aggeggi mica tanto comuni da trovare in giro e che siano oltre che ben funzionanti anche e pure comodi, e ve lo dice una che ne ha dovuti provare un bel po’ prima di trovare quello più adatto a lei. Di questi forni a microonde appunto io vi dico ne esistono in diverse ma tante varietà, che è poi davvero arduo andare a trovare quello più corretto e più idoneo per sé. È per questo che io vi voglio qui dire dove si può trovare un bel posto per avere consigli.

Ormai come ben voi sapete su internet è ben possibile trovare un po’ tutto e anche e poi comprare un po’ tutto, pure con prezzi a dir poco ottimi. E ci sono dei siti che si occupano di fare paragoni e che permettono di trovare tutti i prodotti più belli e più comodi e più funzionali e anche poi e pure di tutto quello che volete voi, senza sforzo alcuno e senza dover dunque anche e pure andare a spendere energie in via inutile. Voi andate, poi leggete, poi cliccate, e poi infine comprate.

E tutto questo magari e anche con grandi sconti e promozioni o buoni sconto i quali vi fanno risparmiare molto spesso anche diversi soldi, i quali poi potrete voi stesse reinvestire in qualche altro elettrodomestico per la vostra cucina o anche per altri oggetti per la casa. E la maggior parte di questi bei siti poi vi dicono anche se potete avere una bella spedizione gratuita che così vi fanno risparmiare ancora qualche euro in più e, io credo, questo fa piacere un po’ a tutte noi mamme che siamo sempre e spesso molto attente ai conti di casa nostra.

La funzione di scongelamento nel microonde

E in questo modo a maggior ragione si possono risolvere tanti ma tanti problemi e dubbi su questi affari e su come si usa e si porta un forno a microonde, che ad alcune io penso può anche non sembrare una cosa poi tanto immediata e allora tanto vale informarsi per vedere se è una cosa che ci garba prima di andare e comprare fin da subito un prodotto nuovo e che non conosciamo bene e di spenderci così dietro dei soldi. E questo senza dubbio considerando anche le diverse funzioni di scongelamento.

Girare il mondo zoppicando

Una mia amica di 23 anni, in realtà la nipote di una cara amica, con borsa di studio Erasmus di un anno, è partita nonostante un problema grosso al piede l’avesse costretta ad una operazione che non poteva più rimandare.   In pratica si trattava di un alluce valgo che le era venuto dopo anni di danza classica iniziata in giovanissima età, e che era peggiorato a causa della moda delle scarpe a punta stretta, che l’avevano trovata entusiasta – ma poco saggia – estimatrice.

Non so se qualcuno che mi legge potrà rispondermi, ma esiste una cura per questa patologia dell’alluce valgo che non sia la chirurgia? Perché Melania ha davvero sofferto moltissimo prima, durante e dopo, ma chiaramente non voleva rinunciare a questa borsa di studio in Storia dell’Arte!

E ha provato di tutto pur di evitarla, ma evidentemente non c’era modo. So che esistono dei tutori da mettere all’alluce che lo “costringono” nella posizione giusta, ma penso che non siano risolutivi quando le cause dell’alluce valgo risalgano a molto tempo addietro e il problema sia perciò cronicizzato.

Ma in realtà volevo solo dire che girare il modo zoppicando può essere un gran sistema per fare nuove amicizie. Quando la vedevano in difficoltà, molti compagni la aiutavano a salire le scale o le facevano spazio al ristorante per il piede ingessato. E proprio a causa di questa infermità la cara Melania ha pure trovato il fidanzato!  Infatti un giorno, verso la fine dei 30 giorni di gesso che le avevano raccomandato di fare, Melania è andata da un ortopedico che si è fatta consigliare da compagni di studio francesi e proprio lì ha trovato un giovane praticante di nome Jean, che ha preso molto a cuore il suo problema tanto da riportarla in Italia per togliere il gesso e per fare il controllo… e nel viaggio si sono innamorati!

Questo per dire che a volte, da una cosa che sembra una maledetta sfortuna, possono venire fuori delle grandi benedizioni. Ora Melania si è laureata, vive a Parigi con Jean e aspetta una bambina. E il suo piede sta benissimo, anche se ha sempre bisogno di attenzioni. Chissà che girare il mondo con un piede ingessato non possa essere un’idea per tanti ragazzi alla ricerca dell’anima gemella!

Ma i vecchi coltelli non vanno più bene?

I miei due figli fanno l’Istituto Alberghiero, seguendo quella che è, in pratica, un’attitudine di famiglia visto che sia mio marito che io siamo ristoratori: o meglio, lui lo è, io non più. Volevo segnalare questa che secondo noi “anziani” del mestiere è una stranezza, visto che è da tanti anni che si usano i coltelli normali…

No, ho cominciato male, devo spiegarmi meglio. I miei due figli sono arrivati un bel giorno, dopo poco che era iniziata la scuola (uno fa la terza, l’altra la prima), dicendo che dovevamo munirci di coltelli in ceramica perché tagliano molto meglio, sono più igienici eccetera eccetera. E poi loro dovevano esercitarsi, perché i loro professori glielo avevano raccomandato, perché i coltelli in ceramica sono più affilati e hanno un bilanciamento diverso e quindi dovevano imparare ad usarli, mentre a scuola non ne avevano abbastanza perché costano troppo.

Ora, va bene che a scuola gli dicono delle cose, va bene che la tecnologia fa passi avanti ogni settimana, ma c’era proprio bisogno di tirare fuori anche questa novità? Lo sappiamo anche noi che per certe cose i coltelli in ceramica sono migliori, per esempio i formaggi tagliati con questi coltelli non hanno strani odori di metallo, ma quando uno ha comprato un bel set di coltelli in metallo, che fa? Li butta per comprare un nuovo set di coltelli in ceramica? Io non credo proprio!

Il risultato di tutto questo è che alla fine li abbiamo dovuti comprare. Funzionano bene, non dico di no. Ma nell’arco di una settimana ne hanno rotti due. Effettivamente sono leggeri e sfuggono di mano, a volte, perché ci si aspetta che pesino quando quelli in metallo. E si sono tagliati, 3 volte per ciascuno, tanto per non fare differenze. Non mi posso lamentare, perché per esercitarsi hanno tagliato verdure e pulito pesce e carne, e affettato frutta che tra parentesi viene benissimo… quindi hanno tolto a me molto lavoro, anche se solo per una decina di giorni: tanto è durata la sperimentazione, dopo di che hanno deciso che ne sapevano abbastanza.

Ma io vorrei sapere: anche negli altri paesi europei fanno così, o solo in questa vecchia e stupidissima scuola italiana?  Perché io penso che negli altri paesi siano le scuole ad acquistare il materiale che serve ai ragazzi e non costringano i genitori a comprare cose che non desiderano comprare.

Energie alternative a scuola

Mi chiedo perché nelle scuole non si insegni, subito, ai ragazzi l’importanza delle energie alternative. Si fa tanto parlare della raccolta differenziata, del riscaldamento globale, della necessità di non ricorrere più ai combustibili fossili, ma ci fosse qualcuno che si prende il disturbo di spiegare come funzionano le energie alternative e in che modo possono essere utilizzate!

I ragazzi di oggi saranno tra poco gli adulti di domani, e aver già instillato nei loro cervelli il fatto che le energie alternative sono assolutamente necessarie farà sì che, quasi senza accorgersene, quando metteranno su casa o famiglia penseranno subito a come fare l’impianto di riscaldamento usando i pannelli solari, oppure si metteranno d’accordo con i vicini per installare due belle pale eoliche. Se non iniziamo ora non ci arriveremo MAI!!! E poi, non occorre che l’energia eolica sia per forza fatta con le pale alte 30 metri, si può anche installare qualcosa di più piccolo e meno invasivo, no? Ora ci sono modelli per tutti i gusti!

Ma quello su cui volevo insistere è il bisogno di far capire fin da piccoli. Se ai nostri figli questa cosa entra in testa, chissà che non ce ne sia uno che scopre un modo migliore di usare l’energia solare, senza bisogno di fare quelle distese di pannelli che coprono ettari ed ettari di terreno. Chissà che qualcuno di questi che ora sono ragazzi non trovi la maniera di applicare più efficacemente l’energia delle pale eoliche, rendendo indipendente dal punto di vista energetico ogni singola abitazione. Non che l’Enel ci ringrazierà, forse come dice qualcuno arriveremo al punto di vendere all’Enel l’energia prodotta da noi…

Signori professori, ministro della cultura, potete fare qualcosa a questo proposito? Potete inserire un programma apposito “Energie Alternative” nel programma ministeriale di scienze? Qualche piccolo genio potrebbe essere lì che ci aspetta, che aspetta solo di ricevere da noi l’input giusto per mettersi al lavoro… E’ risaputo che le idee migliori hanno bisogno di tempo per maturare, quindi perché non cominciare dalla scuola media inferiore?  Che aspettiamo?

Le piccoli invenzioni

Avete mai riflettuto su come alcune piccole invenzioni abbiano cambiato la nostra vita? La vita di noi occidentali, voglio dire. Perché in altre civiltà hanno altri modi di affrontare i problemi, ma sono i loro modi.

Mi sono reso conto di questa grande verità quando due settimane fa sono andato a visitare gli Uffizi di Firenze con moglie e prole, invitato da un amico professore che doveva tenere una piccola lezione in quella sede.  Abbiamo pensato di prenderci questa piccola vacanza (si fa per dire, sono stati due giorni molto intensi) perché Laura non aveva mai visto questo grande museo e l’occasione era davvero ghiotta. Io lo conoscevo molto bene perché avevo vissuto a Firenze come studente di architettura, ma mi sembrava giusto far apprezzare anche alla moglie…

Partiti da Bologna, la mattina presto del venerdì, abbiamo pianificato tutto con cura. La piccolina di 6 mesi sarebbe stata nel seggiolino apposito in macchina. Una volta a destinazione, l’avremmo trasferita nel marsupio (e l’avrei portata io perché Laura ha mal di schiena). Il “grande”, si fa per dire, di 3 anni e mezzo, sarebbe anche lui stato nel seggiolino in auto e poi sarebbe stato trasferito nel passeggino, dopo avergli fatto fare, naturalmente, una bella “sgambata” di un paio d’ore nel giardino dell’agriturismo che abbiamo trovato vicino Fiesole: tempo perso, ma necessario per stancarlo almeno un po’, altrimenti la visita del museo sarebbe stata un’impresa disperata.

A questo punto mi sono chiesto: ma come facevano, 40 anni fa? Si parla del 1973, non dell’altro secolo. Ma come facevano a gestire, i nostri genitori, questo tipo di impegni? Come facevano a uscire senza passeggini leggeri, senza marsupi ergonomici, affidandosi solo alle mani loro e dei malcapitati parenti?  Senza aiuti neppure  a livello di barriere architettoniche (noi, almeno, qualche rampa pro sedia a rotelle, passeggino e carrozzina l’abbiamo trovata!), con solo delle carrozzine gigantesche e scomodissime, neppure con le ruote piroettanti…

Come avremmo fatto, noi, commentavo con Laura nel corso della visita (bellissima!), senza il nostro passeggino leggero, comodo e pieghevole e pieno di spazi per riporvi tutto? Come avremmo fatto, senza il nostro incredibile marsupio, a portarci in giro Gabriella senza che lei neppure se ne rendesse conto (quasi…. Ogni tanto una boccata d’aria gliela abbiamo fatta prendere!)? Semplice:  certe cose non le avremmo proprio fatte, avremmo atteso che i nostri figli fossero abbastanza grandi per camminare.  Ma ci saremmo persi qualcosa.

Come quadrare il cerchio

Scusate, lo so che sono pallosissima. Tutte le volte che prendo la parola, a voce o per scritto, gli altri fischiano e mi tirano palline di carta (perché non abbiamo la cimosa, altrimenti mi tirerebbero quella). Perché lo so, alla fine – batti e ribatti – ricasco sempre sullo stesso argomento.

Sono infatti convinta che noi donne abbiamo sbagliato qualcosa. Da qualche parte, nella nostra storia evolutiva, c’è stato un blackout o forse il nostro cervello che ha le circonvoluzioni al contrario. Non so come spiegarlo altrimenti. Vi sembra possibile che:

  1. Dobbiamo avere il ciclo per circa 35-40 anni della nostra vita;
  2. Dobbiamo partorire “con doglie” mentre il marito ci guarda e magari tra sé pensa “che esagerata”;
  3. Dobbiamo tirare su i figli perché i mariti lavorano tutto il tempo e proprio non ce la fanno;
  4. Dobbiamo andare in menopausa una volta finito tutto il nostro ciclo “lavorativo” come esseri umani femmine e quindi uniche riproduttrici;
  5. Dobbiamo pulire in casa perché nessun’altro lo fa;
  6. Dobbiamo andare a lavorare fuori perché altrimenti i soldi non bastano;
  7. Dobbiamo essere anche dolci, disponibili e comprensive in famiglia, perché è quello che ci si aspetta da noi.

No, scusate, e mi ripeto: so di essere pallosissima, ma c’è qualcosa che non va. Se, per esempio, fosse toccato all’uomo di adempiere ai primi 4 punti della lista – se fossero cioè loro i riproduttori – ma pensate veramente che col carico di lavoro che prevedono questi 4 punti si sarebbero ANCHE cercati altri impegni? E, soprattutto, che vorrebbero essere dolci, carini e comprensivi con noi che stiamo tutto il giorno fuori e non ci preoccupiamo di niente altro che non sia il nostro lavoro? Ma via…..

Sì, lo so… ora abbiamo un sacco di ausili. Quelli vecchi, e che funzionano, ci sono ora e ci sono sempre stati: mamme, nonne, zie, tate, colf (se ci sono i soldi). Molti sono anche gli aiuti tecnologici: lavatrice, lavastoviglie, lavasciuga, ferro da stiro con caldaia, aspirapolvere. Pensiamo alle nostre povere bisnonne!

Ma come facevano, porelle? Ma, perbacco, l’aiuto di cui avremmo bisogno – ovvero due, o quattro, o sei manine in più per: caricare e scaricare lavatrice ecc, stendere, stirare, aspirapolverare, la sera prima o dopo cena, o la mattina presto, quello non c’è quasi mai (il quasi è d’obbligo perché ho qui Mino, dietro di me mentre scrivo, che ad ogni cosa dice “ah, ma questo IO lo faccio!”)… sì, Mino, ma tu sei un’eccezione!

Ma insomma: se a tutto quanto sopra si aggiunge anche la cura dei figli e il costringerli a studiare (a QUESTO volevo arrivare!!!) ogni santo pomeriggio per anni e anni…. Ma poi vi meravigliate davvero se ci sono mamme che sperimentano il volo umano senza paracadute? La quadratura del cerchio è impossibile, cari signori. Date una mano in più e vedrete i miglioramenti!