Figli e lo studio

Non si tratta solo di un problema economico, anche se questo esiste ed è non importante ma fondamentale. Tutti noi genitori ci siamo accorti di quanto la scuola sia diventata costosa per noi: fra contributi volontari, libri scolastici dalle medie inferiori in su (ma le medie inferiori non sono ancora scuola dell’obbligo? E un tempo, non erano gratuiti, i libri per la scuola dell’obbligo?

Se ci penso, mi sembra di tornare a un’epoca di cui si favoleggia, tipo: “c’era una volta, mill’anni fa, una bellissima e grande città….”), e poi contributo per gite, per acquisto materiale di consumo (carta igienica e carta per fotocopie, ragazzi, ma vi sembra possibile??????)… non si finisce più.

E noi tutti (io per primo, ma penso che la cosa sia generalizzata) che si arriva in fondo al mese pagando a più non posso, e rinunciando ad andare al cinema (a teatro, figurarsi… non se ne parla nemmeno più!) per comprare ai nostri figli quello di cui hanno bisogno, e che secondo me sono necessità primarie: il CIBO, che sia per il corpo o per la mente. Secondo me, importanti allo stesso modo!

Ma comunque, come ho detto, non è solo un problema economico. E’ anche un problema che riguarda la VOGLIA, che hanno i nostri figli, di studiare e di imparare cose nuove. Che non siano solo per un lavoro futuro, ma anche e soprattutto per “conoscere”. La parola l’ho messa tra virgolette perché mi sembra che il significato si sia ormai traslato ad altri campi semantici. Tra i giovani e giovanissimi, ora, si parla di conoscere solo in termini di Facebook e di altri social network più o meno famosi. “lo conosci quel giochino? Io l’ho scaricato… un mio amico me l’ha mandato su fb…”. Oppure, “La conosci te quella tipa? Ho visto tizio che ce l’ha tra gli amici, ora chiedo l’amicizia anche io…” Boh.

Sarà che, per me, conoscere voleva dire altre cose (a parte il significato biblico, naturalmente, che ormai non entra più nelle cinque maggiori accezioni del termine). Conosco l’inglese, conosco la pittura di Caravaggio, conosco i libri di Stephen King, conosco la ricetta della vera pasta all’amatriciana. Conosco i segreti più reconditi del fare il tiramisù! Conoscevo quella ragazzina con le lentiggini che una volta al mare mi ha dato un bacio…

Ma sanno ancora fare qualcosa, ‘sti figli? Si interessano ancora a qualcosa che non siano le app, o gli iphone o i tablet o… UFFA, ragazzi miei! Non so come la pensate voi, io da parte mia la prossima settimana vado al museo e me li porto dietro tutti e due, anche legati come salami se è il caso!