Le piccoli invenzioni

Avete mai riflettuto su come alcune piccole invenzioni abbiano cambiato la nostra vita? La vita di noi occidentali, voglio dire. Perché in altre civiltà hanno altri modi di affrontare i problemi, ma sono i loro modi.

Mi sono reso conto di questa grande verità quando due settimane fa sono andato a visitare gli Uffizi di Firenze con moglie e prole, invitato da un amico professore che doveva tenere una piccola lezione in quella sede.  Abbiamo pensato di prenderci questa piccola vacanza (si fa per dire, sono stati due giorni molto intensi) perché Laura non aveva mai visto questo grande museo e l’occasione era davvero ghiotta. Io lo conoscevo molto bene perché avevo vissuto a Firenze come studente di architettura, ma mi sembrava giusto far apprezzare anche alla moglie…

Partiti da Bologna, la mattina presto del venerdì, abbiamo pianificato tutto con cura. La piccolina di 6 mesi sarebbe stata nel seggiolino apposito in macchina. Una volta a destinazione, l’avremmo trasferita nel marsupio (e l’avrei portata io perché Laura ha mal di schiena). Il “grande”, si fa per dire, di 3 anni e mezzo, sarebbe anche lui stato nel seggiolino in auto e poi sarebbe stato trasferito nel passeggino, dopo avergli fatto fare, naturalmente, una bella “sgambata” di un paio d’ore nel giardino dell’agriturismo che abbiamo trovato vicino Fiesole: tempo perso, ma necessario per stancarlo almeno un po’, altrimenti la visita del museo sarebbe stata un’impresa disperata.

A questo punto mi sono chiesto: ma come facevano, 40 anni fa? Si parla del 1973, non dell’altro secolo. Ma come facevano a gestire, i nostri genitori, questo tipo di impegni? Come facevano a uscire senza passeggini leggeri, senza marsupi ergonomici, affidandosi solo alle mani loro e dei malcapitati parenti?  Senza aiuti neppure  a livello di barriere architettoniche (noi, almeno, qualche rampa pro sedia a rotelle, passeggino e carrozzina l’abbiamo trovata!), con solo delle carrozzine gigantesche e scomodissime, neppure con le ruote piroettanti…

Come avremmo fatto, noi, commentavo con Laura nel corso della visita (bellissima!), senza il nostro passeggino leggero, comodo e pieghevole e pieno di spazi per riporvi tutto? Come avremmo fatto, senza il nostro incredibile marsupio, a portarci in giro Gabriella senza che lei neppure se ne rendesse conto (quasi…. Ogni tanto una boccata d’aria gliela abbiamo fatta prendere!)? Semplice:  certe cose non le avremmo proprio fatte, avremmo atteso che i nostri figli fossero abbastanza grandi per camminare.  Ma ci saremmo persi qualcosa.